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Dei
porti, nel vero senso della parola, non ne esistono
sulle Isole Lipari, e l'unico porto d'ormeggio buono é il Pignataru
presso Lipari, che é che é esposto però completamente a sudest. Sulle altre
isole si può ormeggiare soltanto a Vulcano, a secondo
i venti nell'uno o nell'altro porto, a Salina sul lato del canale nei pressi di
Santa Marina, e sulle restanti Isole unicamente a sottovento di esse e solo in
profondità notevole.
Sulle
isole Lipari esistono sorgenti soltanto in minima quantità; degno di menzione sono
la sorgente di Fuardu in Lipari, che cede otto
ettolitri per ora e che é già così abbondante da formare dei ruscelli, quelli
del Vaddi di Lanni sulla
parte occidentale dell'isola e la sorgente della Bruca in riva al mare, sempre
sulla parte occidentale dell'isola, che dà due ettolitri all'ora.
La
sorgente di Madoru su Lipari una volta era
abbondante, in quanto dava più di un ettolitro per
ora, ma ormai non rende che appena due litri all'ora. Sul
Munti Sant’Angilu,
sul versante rivolto verso sudest e precisamente vicino alla chiesa, esiste
pure una piccola sorgente di acqua potabile, che rende quattro litri all'ora.
Sulle altre Isole non ci sono sorgenti di acqua
potabile ma soltanto delle filtrazioni, che sono però talmente scarse da non
concedere nessun beneficio agli abitanti.
D'altra
parte le Isole Lipari possiedono parecchie sorgenti
termali. La più importante é quella di San Calogero
nella parte occidentale dell'isola di Lipari, che rende quattro ettolitri
all'ora e che sgorga in una piccola vallata rocciosa con aspri precipizi, dove
il Comune, convinto del potere curativo dell'acqua, ha costruito un grazioso
stabilimento di bagni. Secondo analisi chimiche la
sorgente contiene una grande quantità di solfati d'alluminio, di potassio, di
soda e di magnesio, cloruro di calcio, sodio e potassio e materie organiche.
La
temperatura, misurata alla sorgente stessa, ammonta a 57 centigradi. Quest'acqua é di
provata efficacia contro la scabbia, l'Herpes squamoso, artrite reumatica e la
sifilide terziaria. A nordovest dell'isola, sotto il Castiddaru
nella Contrada di bagno secco (Vagnu Siccu), sgorga la sorgente termale dallo stesso nome, che
rende circa sei ettolitri all'ora e che porta una
temperatura di 58 centigradi. Essa contiene solfati di soda, potassio e
magnesio ed una proporzione notevole di solfato di ferro e cloruro di calcio e
silicio. Questa sorgente é stata adoperata per far funzionare
un mulino. Nella Cuntrada di Pignataru si trova la sorgente termale di Vagnu a Mari, che rende un
ettolitro all'ora e che porta la temperatura di 42 centigradi. Sgorga
direttamente presso il mare, dal quale viene seppellita in seguito alle tempeste invernali. Durante
l'estate i bagnanti lo fanno di nuovo dissotterrare poiché si dimostra molto
utile nella guarigione di herpes e scabbia; l'analisi di questa sorgente ci
dimostra solfati di potassio e sodio, clorato di sodio e principi ferrosi.
A Salina, vicino a Malta , in un Vadduni
e molto vicino al mare, sgorga la sorgente termale del Quartarolo, che rende
cinque litri all'ora e che contiene secondo l'analisi solfati di potassio
magnesio e calce, materie organiche e poco zolfo combinato con ferro. Si è
trovata curativa particolarmente per tante malattie della pelle.
In
Vulcano c'è una sorgente termale col nome di Acqua d'u
Vagnu. Sgorga al Puortu di Livanti alla sinistra, ai piedi del cono vulcanico, e cioè verso il lato nordovest in fondo ad una grotta
irregolare
tappezzata con strane sublimazioni e cristalli
naturali di zolfo, alluminio e sali di selenio, e dove si raccoglie in una
specie di vasca in quantità copiosa. Rende quasi 30 litri all'ora
e tiene una temperatura di 55 centigradi. Secondo l'analisi contiene allume,
solfato di potassio, selenio, cloruro di sodio ed altri principi ferrosi. La
potenza curativa di questa sorgente si è dimostrata in tante malattie per uso
esterno e in altre malattie per uso interno.
Su
Panaria ci sono due sorgenti termali, e sgorgano tutt'e
due sotto lo scoglio bagnato dal mare
alla riva, di modo che è difficile accertare la quantità reale che
rendono poiché si mischia sgorga alla riva di Orauitu, l'altra vicino alla chiesa di San Pietro. Tutt'e due hanno dato la stessa
analisi; contengono in grande quantità "Gas-hydrogen-sulphurat",
una parte di acido carbonico, solfati di soda, magnesio, solfuro di potassio e
cloruro di sodio. Sono stati adoperati per tante malattie della pelle, quale
herpes e scabbia e per malattie reumatiche.
La
sorgente del dottaru sgorga dallo scoglio sul fondo
del mare ed è visibile per le bolle d'acqua che salgono in superficie; dalla
rassomiglianza si presume che contenga gli stessi principi delle sorgenti
termali di Panaria.
Nei
rispettivi volumi su ogni singola isola abbiamo alcuni cenni sulla consistenza petrografica di questo gruppo vulcanico. Di particolare
interesse è la ricorrenza unica in Europa dell'Ossidiana e degli immensi
giacimenti di pietra pomice a Lipari, che formano vere montagne, il Munti Pilatu ed il Munti d'a Chirica.
I
terreni e le campagne sono in genere molto fertili.su Lipari, i fondi ritenuti i
migliori sono: Cuntrata Chianu
'a Reca, 'a Minnulita, la pianura del Cugnu forti, diana, la cuntrata
d'a Pirrera ed una buona parte della cuntrata Chiana Conti. Su Salina i luoghi più fertili sono:
la pianura di Malfa, il Pollara e la val di chiesa.
Su
Vulcano la Punta Bannera, il Chianu
e la 'Rutta d'a 'Bati. Su
Stromboli la Cuntrada San Pietro e al Muntagna. In Filicuri la Cuntrada Puortu e Vaddi di Criesia . Alicuri, infine, malgrado sia
molto rocciosa e ripida, ha una terra che in fertilità sorpassa tutte le altre isole
La
vegetazione sulle Isole Lipari è scarsa, e con ragioe
le sue vedute furono indicate quale paesaggio
impietrito. Gli alberi mancano quasi completamente e soltanto nelle piccole
valli più profonde si vedono alcuni ulivi e carrubbi,
di rado in un luogo più umido si erge un pioppo .o da un giardino una palma
alza la sua chioma. In pochi luoghi castagni, pini-aleppo
scalano i solchi delle vette ed in luoghi più riparati e per di più vicino alle
case, crescono aranci, limoni ed altri alberi da frutta.
I
salici, le cui verghe servono per legare le vigne, si trovano ancora per lo
più, perchè la vigna forma la coltura principale e ha
scacciato quasi ogni altra vegetazione.
Malgrado questo, gli scogli vicino alla riva, i Vadduni
umidi, profondi ed ombrosi e le alture magre, non utilizzate
per la coltivazione, sono scalate da una fila di arbusti e piccole vegetazioni, i più caratteristici dei quali
vengono menzionati nei rispettivi volumi sulle isole. Un carattere particolarmente
tipico viene dato ai paesaggi di Lipari Opunizia (Fico d'India) che si trova dappertutto in grande
quantità, sia intorno alle case, sia sugli scogli della costa sia quale
rivestimento gli interi versanti ripidi e rocciosi .
La
fauna delle isola Lipari, comprensibilmente uguale a
quella della vicina Sicilia. Tutte le forme marine di classe animale bassa sono
le stesse della vicina Messina, da dove e per la quale
vengono portate grazie alle forti correnti.
Soprattutto tutto il mondo delle meduse é rappresentato
qui' in modo massiccio. A volte le si vedono
a centinaia nuotare vicino alla superficie, tante tra di loro sono piccole e di
bel colorito, spesso si possono osservare particolarmente nel canale tra Lipari
e Vulcano.
Le
Attinie" actinieu", Ascidie " ascideu", oloturie "holoturcieu",
i ricci di mare e le stelle marine si trovano in grende quantità e particolarmente numeroso è il
mondo multicolore delle conchiglie. Le diverse specie di Anellidi vi possono osservare in riva al mare, sulla terra
si trovano spesso i lombrichi e raramente la sanguisuga. Al di fuori di pochi Clausilidi tipo himex e helix, e particolarmente,H. vermiculata, H. naticoides e H. aspersa, i molluschi terrestri esistono in esigua
quantità, ma in compenso il mondo delle chiocciole marine è molto numeroso.
Gli
scogli della costa sono traboccanti di patelle e Trochidae
e nei crepacci degli scogli stanno distesi enormi polipi, mentre nelle acque
profonde abitano le grosse Cassidarie e Trifoni che, ricordano figure mitologiche, vengono adoperate dai Liparesi per
soffiarci dentro mentre sulle spiaggie di Puortu di ponenti e di Livanti su
Vulcano vengono spesso buttate le piccole, graziose Yanthineu
.
Rappresentato
in gran numero sulle spiagge rocciose di Lipari sono i granchi agili, a partire
dalla grande Maja squinedu e la ghiotta aragosta fino
alle specie più tenere e graziose. Sulla terra si incontrano
spesso scorpioni come pure parecchie specie di ragni, come la velenosa
tarantola, il cui morso in estate è talmente caustico che spesso porta brutte
conseguenze agli uomini od agli animali morsicati. Particolarmente a Filicudio ci sono numerose tarantole, lì
ho trovato anche enormi scolopendia.
Le mosche sono molto noiose e si trovano in massa su tutte le isole ; oltre la normale mosca di casa ed i mosconi e la mosca scintillante di verde, c'è presente in gran numero una piccola mosca color bottiglia con occhi rossi. Un vero tormento su Panarea sono le zanzare molto numerose.
La macroglossa stelaforum e lo sphinx euphorbiae è possibile vedere svolazzare in certe sere. Zigène, con punti rossi e neri su fondo bianco volano sulla spiaggia del mare, e particolarmente in grande quantità in Alicuri e Filicuri. Su quest'ultima isola, presso Capu Grazianu ne ho viste delle vere nuvole.
Esistono
pure delle diverse specie di farfalle notturne e di tignole, e delle farfalle
diurne voglio menzionare al vanessa Cardui e la Vanessa Vulcano. Il bel papilio
Macaou ho incontrato spesso sulle alture di Alicuri.Diversi emitteri esistono sulle isole Lipari e tra
di loro pure la cimice che, insieme con le pulci e numerose blatte, tra
cui la grande Blatta orientalis, che esiste
soprattutto su Filicuri in quantità impressionante,
costituiscono degli ospiti molto poco graditi ma purtroppo molto frequenti delle
case.
Ci
sono tante vespe, particolarmente su salina, dove in genere ci sono, molto più
insetti, particolarmente del genere delle api, perché qui trovano più fiori per
il nutrimento. Ci sono anche diverse specie di formiche, Su vulcano e Salina la
più frequente varietà è rappresentata da formiche piuttosto grandi, di colore
nero che da sul marrone; a filicuri
ci sono le formiche con una grande testa mentre ad Alicuri
non è infrequente una formica piccola e nera. Ogni tanto si vede la libellula
color ruggine e non infrequente è il formicaleo
Numerosamente rappresentato in tutte le alture, particolarmente su Vulcano,
sono le specie di acridio, sia con ali rosse sia con
ali bluastre,e, su Filicuri, con ali giallastre. Come esistono pure parecchie singole locuste grandi, verdi e
grigie. La mantis religiosa verde é
piuttosto numerosa su vulcano, particolarmente nei dintorni di Munti saracinu.Esiste anche in un colore marrone e la gente la chiama Ventura. Di coleopteiri
sono da menzionare le coccinelle e la consueta Pinelia,
che esiste in gran massa su Stromboli e che ho visto dul
piccolo Bottaru e su Salina, ma su quest'ultima non così frequente come sulle altre isole. Una blapstinus e numerose, grigie pentast; si trovano particolarmente su Alicuri;
il blaps gigas
si vede molto spesso anche su Alicuri e Stromboli;
dove l'Orycetes Silenus é
molto frequente che si trova inoltre anche spesso sulle altre isole.
La
cetonia nurio si vede particolarmente su Filicuri. In geotupes normale è
numeroso sulle alture di Salina e quello piccolo, nero, molto comunemente
presso Pecorini. Su Vulcano e particolarmente sui luoghi sabbiosi si incontra molto spesso l'atenchus
vacer.
Il
mondo dei pesci è rappresentato in abbondanza sulle coste delle Isole Lipari ed
è, comprensibilmente, identico a quello della vicina costa siciliana. Nel
capitolo sulla pesca parleremo delle specie più frequenti. Sorprendente è l'Exocetus volitans, che viene chiamato rondine, o Rundinuni
di mari, che fa dei voli eccezionalmente lunghi per poi toccare il mare a modo
d'uccello artico.Ci sono molte tartarughe di mare ed
a Lipari si trovano pure singole tartarughe terrestri e poche rane, rospi e salamandri.Ci sono lucertole grigie e verdi e sono
particolarmente numerose su Panaria e Basiluzzo. A
Stromboli sono più numerose quelle grigie, a Filicuri
quelle verdi. A Vulcano ce ne sono tante piccole, di color nerastro. Una
varietà di geco color nerastro si vede spesso, particolarmente a Filicuri. Esiste un'unica specie di serpenti, non velenosa,
il Coluber viridiflavus,
che ho visto scuro con macchie piccole, bluastre, su Salina, mentre l'ho visto
quasi nero su Vulcano,Stromboli,Filicuri
e Alicuri.
Il mondo degli uccelli è poco rappresentato.
Spesso
si vedono ondeggiare intorno alle alture, e
particolarmente si Alicuri e Panarea, i falchi fiuninculus ( gheppio), ma più spesso ancora si vedono i
corvi, che stridente, volano intorno alle alture di tutte le isole.ma particolarmente su Salina.
Mangiano molti fichi, fichi d'india ma niente uva per cui
usano essere i compagni indisturbati dei coltivatori delle vigne sulle loro
alture ripide e soleggiate.Numerose cuttrettole, alcuni merli, passeri, molti cardinelli sono le specie di uccelli
più comuni, accanto ad alcuni " steinluiburei"
(pernici tipo fagiano), che sulla Sierra di Capu su
salina sono ancora numerosi. In riva al mare ogni tanto si vede l'uccello di
paradiso (martin pescatore ) seduto con gravità su
uno scoglio, per prendere d'un tratto il volo per poi
sedersi su di un altro scoglio. In grande numero esistono
i colombacci; sono particolarmente numerose nelle rocce di Vulcano e nelle
grotte verso il mare sulla Punta di Capu di Salina e
sulle coste di Filicuri e Alicuri.
Gli scogli al mare sono abitati da molti gabbiani e con piacere li si osservano quando da veri giocolieri dell'aria
svolazzano con disinvoltura lungo le pareti ripide. Ancora più numerose sono le puttinidi chiamati qui quajetri, che talvolta sono presenti in straordinaria
quantità e che in stormi interi nuotano tranquillamente sul mare piatto o che
ad un tratto si alzano in volo veloce e sembrano toccare a turno con le punte
delle ali appuntite la superficie del mare. Inoltre, due volte l'anno passano
da queste coste quantità infinite di uccelli
migratori, poiché la strada via Sicilia e Cap Bou pare sia la rotta preferita dalla maggior parte degli
uccelli migratori per l'Africa e per il ritorno in Europa.
Così
si vedono bubbole,tortore,quaglie,anitre,aironi in
piccole schiere che volano in colonia, particolarmente la ardea
garzetta e currucas di
colore isabella e tutt'e due si trattengono
volentieri su vulcano.
Alcuni
pipistrelli, topi, ratti e pochi conigli che si trovano ancora per di più su
Panarea e Alicuri, sono oltre agli animali domestici
ed i delfini, che animano in quantità questi mari, e molto raramente un
capidoglio che si perde così lontano nel mediterraneo e il cui zampillo d'acqua si vede da lontano, gli unici mammiferi di
questo gruppo di isole.