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Gli operatori turistici hanno promosso e cercato di vendere il prodotto Eolie, penalizzato però dal cronico problema dei trasporti marittimi.
E’ calato il sipario anche sulla 26 esima edizione della borsa del turismo di Milano. La più grande esposizione al mondo del prodotto turistico italiano ha richiamato l’interesse di oltre 100 mila visitatori professionali e oltre 46 mila viaggiatori provenienti da 120 paesi per opportunità di business senza confini. Tra i 5000 espositori anche la regione Sicilia, la Federalberghi delle Eolie e diversi operatori turistici che hanno promosso e cercato di vendere anche per la primavera estate del 2006 il prodotto Eolie. Un prodotto che ha presentato il solito cronico problema dei trasporti marittimi rappresentato, in particolare, dalla mancanza degli itinerari orari della Siremar che contrariamente agli anni passati non si è neanche presentata in fiera.
Di conseguenza , le trattative si sono svolte con un certo disagio a causa dell’incertezza soprattutto dei collegamenti veloci da e per Napoli. Tuttavia numerosi sono stati i contatti con i tour operator interessati al mercato eoliano, frutto di una opportuna campagna pubblicitaria sui siti unesco della Sicilia, e i più navigati professionisti del settore si dichiarano, dopo qualche anno, moderatamente soddisfatti anche per il rinnovato interesse attorno all’arcipelago. Adesso non resta altro che aspettare le decisioni della Tirrenia.
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E’ calato il sipario anche sulla 26 esima edizione della borsa del turismo di Milano. La più grande esposizione al mondo del prodotto turistico italiano ha richiamato l’interesse di oltre 100 mila visitatori professionali e oltre 46 mila viaggiatori provenienti da 120 paesi per opportunità di business senza confini. Tra i 5000 espositori anche la regione Sicilia, la Federalberghi delle Eolie e diversi operatori turistici che hanno promosso e cercato di vendere anche per la primavera estate del 2006 il prodotto Eolie. Un prodotto che ha presentato il solito cronico problema dei trasporti marittimi rappresentato, in particolare, dalla mancanza degli itinerari orari della Siremar che contrariamente agli anni passati non si è neanche presentata in fiera.