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06 MAR - LE RIFLESSIONI DI MAURA CIRIELLI: CIMITERO E DEGRADO (06/03/2006 - 19.06)
Spero che qualcuno, autorità, comune, abitanti, parrocchia o altro, se ne faccia seriamente carico come penso sia doveroso
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Una parola la vorrei spendere, e spero che qualcuno la raccolga e se ne faccia carico, sulle pessime condizioni in cui ho trovato tempo fa il Cimitero di Panarea, luogo di culto, rispetto e riflessione dovrebbe essere, ed invece, chi vi entra ha l’impressione, io per prima, che sia l’anticamera di un cantiere edile con annessa relativa discarica.. Dalla foto potete osservare come, tra il degrado generale, sopra il muro di fondo in cui sono posti i loculi, troneggino in tutto il loro orrore, vecchi macchinari fatiscenti in uso o in disuso non saprei dire e non fa differenza, che oltre ad offendere l’occhio e l’estetica che sarebbe il meno, danno proprio l’impressione di essere piazzati sopra le tombe come se fossero un territorio da rimuovere, con assoluta mancanza di rispetto e riguardo per chi vi è sepolto sotto. Non ultima ho avuto anche la sgradevole esperienza di presenziare ad una discussione ad altissima voce che intercorreva tra individui che si aggiravano tra questi macchinari i quali non si risparmiavano incresciose bestemmie, sempre ad alta voce, incuranti nella loro maleducazione , della gente che si trovava là per dire un De Profundis. Trovo che tutto questo sia, nell’armonia di Panarea, una nota molto stonata. A parte la maleducazione individuale, pianta purtroppo difficilmente estirpabile, ritengo che l’attuale condizione del Cimitero sia indecorosa e non all’altezza della fama di bellezza che Panarea merita. Spero che qualcuno, autorità, comune, abitanti, parrocchia o altro, se ne faccia seriamente carico come penso sia doveroso perché si è capaci di dedicare tanta attenzione alla mondanità, ai personaggi e alle discoteche, ma non solo i luoghi del benessere corporale hanno ragione d’essere, ad essi un valido supporto deve essere dato anche dalla cura e l’amore per i luoghi che per molti, anche se non per tutti, possono essere fonte di momenti di riflessione, preghiera e conforto spirituale.
Vi ringrazio
Maura Cirielli