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Commento alle elezioni del Comitato eoliano per isole minori
Un commento sul risultato elettorale uscito dalle urne Eoliane non può prescindere da un'attenta lettura della distribuzione delle preferenze sul territorio.
La sinistra alle Eolie esce, come al solito, male quale conferma che gli eoliani non hanno ancora dimenticato la fallimentare esperienza dell'amministrazione Giacomantonio.
L'MPA, a cui avevamo indirizzato il nostro interesse per l'innovativo messaggio prima del suo apparentamento con la Lega, esce ancora peggio a riprova che gli esponenti locali non riescono a radicarsi sul territorio pagando anche lo scotto della ambigua posizione politica che gli stessi esponenti tengono pur di non lasciare le poltrone in seno all'Amministrazione locale.
Sull'UDC non mi pare che si possa parlare di successo o di roccaforte di qualcuno ormai desueto dato che ha confermato i voti del 2001.
AN, che esce molto male con ca. 600 preferenze, paga, forse, lo scotto di non riuscire a catalizzare su di se l'attenzione di nuove energie politiche, attente alle trasformazioni del territorio, e per le quali il partito dovrebbe spendersi.
Per ciò che concerne, infine, le dichiarazioni del sindaco, che stranamente si dichiara ancora di FI mentre era diffusa la sua adesione all'MPA, egli sa benissimo che, i 1900 voti, non sono farina del suo sacco ma chiari segnali dei vari portatori di voti che si misurano in quota ai diversi deputati messinesi di FI e che tengono lo stesso sindaco di Lipari in evidente ostaggio in vista delle prossime amministrative locali la cui campagna elettorale è già partita...
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