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09 GIU – VIGILI DEL FUOCO: PER LORO VIGE IL DIVIETO DI INFORTUNIO? (09/06/2006 - 12.18)
Ecco un'analisi dettagliata della situazione attuale.
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Tre squadre composte rispettivamente da cinque unità in servizio un giorno ciascuno 24 ore su 24 e una sede del distaccamento che di invidiabile ha solo la vista sugli ampi orizzonti offerti dal mare eoliano. Ma i vigili del fuoco di Lipari non possono guardare lontano perché anche se lavorano in un mondo a parte o per buona parte dell’anno in un ambiente più tranquillo, non stanno in quella sorta di eldorado statale come molti pensano. Ma andiamo per ordine. Cinque unità, compreso il caposquadra e l’autista a dar man forte, in servizio tutto il giorno rappresentano la dotazione minima indispensabile per poter operare. In tali condizioni è come se vigesse per spirito di servizio, essendo la maggioranza dei 15 pompieri residente sull’isola, il divieto d’infortunio. E dal comando di Messina ogni giorno vengono inviati un qualificato e un vigile di riserva. Tutto ciò in attesa delle autorizzazioni anche sull’impiego dei discontinui. Andiamo avanti. Il parco mezzi a disposizione è tutt’altro che florido. Delle cinque unità a disposizione tre stanno per raggiungere il “pensionamento” per limiti di età. Basti pensare che la venticinquenne autopompa, necessariamente presente in ogni emergenza, ogni giorno ha un problema diverso. Gli altri due mezzi, invece, hanno costantemente bisogno di manutenzione. E non giova sicuramente il loro parcheggio in quella che può definirsi una terrazza coperta da una tettoia incannucciata con tanto di esposizione agli agenti atmosferici e alla salsedine. Preambolo, questo, che serve solo come introduzione ai problemi strutturali della caserma. Si è già capito che manca un garage ma c’è di più. La posizione del distaccamento se è incantevole da un lato mette costantemente a rischio l’incolumità degli stessi vigili dall’altro. L’ingresso è infatti situato su una pericolosa e trafficata curva di una rotabile della provinciale Canneto – Lipari. I locali, un ex mattatoio, ristrutturato negli anni 90 per gli allora vigili volontari, sono piccoli e vanno ampliati. Sulla questione si registra il suggerimento del segretario dei Ds, Pino La Greca che istituì sull’isola il servizio dei volontari: “Perché non destinare ai vigili gli ampi locali dell’ex mattatoio di Canneto dentro? Sarebbe una soluzione dignitosa per la loro immagine e funzionale per la loro operatività”. Risponde il sindaco Mariano Bruno che da volontari, i vigili li ha fatti diventare effettivi: “Sono d’accordo ma a patto che Lipari divenga per il comando generale una sede importante che può contare oltre che sui mezzi navali vista l’estensione dell’arcipelago e su una scuola di formazione, anche su quegli elementi che hanno dato l’anima per il distaccamento e che non sono stati assunti per limiti di età. In caso contrario nel Prg è stato previsto l’ampliamento dell’attuale sede”.
Peppe Paino