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16 LUG – LETTERE ALLA REDAZIONE: ‘MUNNIZZA’?, MARIA VITTORIA CAPUA MONASTERO (16/07/2007 - 12.47)
L’unica “immondizia” è quella che è stata buttata ignobilmente sulle persone che hanno fatto Panarea con dedizione, tenacia e spirito di sacrificio e che la amano a tal punto da sentirsi ferite ed indignate per ciò che è stato scritto.
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PANAREA… L’ISOLA DELL’AMORE CHE PROFUMA DI MARE E DI SOLE.

Ho girato il mondo visitando le mete turistiche più esclusive e raffinate ma la sensazione che ho provato la prima volta che sono approdata a Panarea e che si rinnova con sempre più impeto ogni qualvolta ci ritorno, è indescrivibile.
È una sensazione che sa di sale, di verità, di natura che si tocca con le mani, di colori che lasciano senza fiato, di trasparenze del mare che incantano la vista ed inebriano la mente.
Un noto settimanale l’ha definita “l’isola della munnizza”….
L’unica “immondizia” è quella che è stata buttata ignobilmente sulle persone che hanno fatto Panarea con dedizione, tenacia e spirito di sacrificio e che la amano a tal punto da sentirsi ferite ed indignate per ciò che è stato scritto.
Perché l’amore per la propria terra è, evidentemente, una cosa per pochi eletti, incomprensibile dall’umana superficialità.
Sono diversi anni che vivo quest’isola dal solstizio d’estate fino ai primi di settembre.
Conosco ogni angolo ed ogni profumo e non smetto mai di sorprendermi incantata ad assistere allo spettacolo del tramonto col cuore traboccante di orgoglio per un’isola che ormai sento mia.
Ma la cosa che fa di Panarea un posto ancor più unico e speciale è l’unicità ed il calore di persone speciali come la Signora Pina e le sue splendide figlie, Giovanna ed Anna, che uniscono la sublime raffinatezza del gusto all’arte vera e propria del ricevere.
Il loro affetto sincero, la festosa accoglienza, la generosa disponibilità, la dolce sensazione di tepore familiare che ti fa sentire a casa lontano da casa, circondata da una cornice dai colori più belli e spettacolari che la natura ha riservato per questo fazzoletto di terra.
È questa l’isola dell’amore.

Maria Vittoria Capua Monastero.