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17 LUG – IL PARERE DI PINA: LA GUARDIA MEDICA, UNA STORIA INFINITA (17/07/2008 - 18.29)
Se le attrezzature installate venissero opportunamente utilizzate non solo vi sarebbe maggiore garanzia per la salute dei cittadini ma anche un notevolissimo risparmio nella spesa pubblica.
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Nel settembre 2007, si è tenuto nell’isola di Salina il forum di presentazione del progetto di Telemedicina Eolienet.
In quella occasione si è mostrata ai cittadini, alla presenza del Direttore Sanitario Dell’ASL 5 di Messina, la sofisticata attrezzatura impiantata in tutte le Guardie mediche delle Isole Eolie.

Non riusciamo a comprendere come mai ancora oggi i nostri cittadini vengono trasferiti tramite eliambulanza 118, anche per banalità che potrebbero essere risolte sul luogo. La situazione diventa tanto più assurda se si pensa che le Guardie mediche delle nostre isole sono state attrezzate di strumenti diagnostici innovativi e di mezzi telematici per trasmettere e scambiare dati che riguardano il paziente, anche in condizioni di emergenza. E anche del fatto che il personale addetto abbia già fatto i necessari corsi di formazione.
Come più volte segnalato alle strutture competenti, anche con appelli lanciati su Amapanarea, il sito che ho voluto per difendere e aiutare dove necessario la mia isola, se nelle Guardie mediche le attrezzature di telediagnostica installate venissero opportunamente utilizzate non solo vi sarebbe garanzia maggiore per la salute dei cittadini ma anche un notevolissimo risparmio per la comunità.

Ringrazio per il suo impegno l’On. Alessandro Aricò, Presidente della Commissione Statuto all’ARS, che ha presentato un’interrogazione urgente all’Assessore alla Sanità proprio sulla questione della Guardia medica a Panarea. Spero che l’Assessore dia al più presto delle risposte che non siano però solo parole.

Infine, sempre sull’argomento della telemedicina e delle apparecchiature non utilizzate nelle Guardie mediche, qui di seguito pubblico un comunicato relativo al convegno tenutosi lo scorso settembre.

Pina Cincotta Mandarano

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Salina 14 settembre 2007


Forum presentazione
La Telemedicina alle Isole Eolie

Le isole Eolie un modello in sanità. E’ cio’ che e’ emerso dal convegno dello scorso 14 settembre a Salina, e ribadito a un recente congresso all’Elba, dove e’ stato presentato il progetto di telemedicina Eolinet che ha preso avvio nelle isole Eolie tre anni fa e che e’ oggi alle prime fasi di reale implementazione.

Eolienet e’ nato dalla collaborazione di ANSPI , Associazione Nazionale Sanità nelle Piccole Isole, con il Ministero della Salute, la Regione Sicilia, la USL 5 di Messina e imprese private, per garantire e ottimizzare il livello della continuità assistenziale su aree che, come le piccole isole, hanno difficoltà logistiche di trasporto e contatto con i centri di riferimento.

Il progetto mette a disposizione dei medici un portale su rete dedicata e protetta per la formazione a distanza e la possibilità di scambiare dati clinici e informazioni, ma soprattutto uno strumento informatico per lo sviluppo del teleconsulto in grado di integrarsi con le esperienze già esistenti.

Un esempio e’ dato dalla strumentazione diagnostica utile per un primo approggio diagnostico al paziente, (ad esempio e’ possibile effettuare elettrocardiogrammi e un pannello di esami del sangue di base) distribuita in 7 ambulatori di prima assistenza delle isole collegata in rete al laboratorio di riferimento di Lipari che controlla e valida i dati.
Non è più il paziente; o il suo sangue a viaggiare; ma solo i dati, e in tempo reale. Questo vuol dire che nei casi dove si pone il dubbio dell’emergenza e del trasferimento in elicottero a Milazzo, un semplice esame del sangue o un elettrocardiogramma può, nel giro di pochi minuti, sciogliere il quesito diagnostico.
D’ altra parte che la telemedicina sia una soluzione vincente lo dimostrano anche i dati raccolti in questi anni dal dottor De Rosa cardiologo, un pioniere in questo campo. Il dottor De Rosa ha portato la testimonianza di molti casi risolti con successo grazie alla possibilità di trasmettere i dati dell’ elettrocardiogramma per un teleconsulto e di avere quindi una diagnosi tempestiva, spesso il fattore chiave per la sopravvivenza del paziente. Salvatore De Gregorio responsabile del progetto ha ricordato i tempi dove la consulenza viaggiava sul filo del telefono e le la lotta tra la vita e la morte si combatteva con le sole forze del medico di turno. “Tuttavia, concorda con Puglisi, Salvatore De Gregorio, direttore lavori del progetto, oggi la tecnologia offre nuovi strumenti che il medico ha il dovere di utilizzare, seppur nelle difficoltà, come quelle dovute alla carenza di organico o alla necessità di confrontarsi con nuovi strumenti e modalità di lavoro”
Si perchè dagli interventi risulta anche questo; la difficoltà oggettiva che il medico del punto di prima accoglienza ha nel
momento dell’emergenza nel distogliere parte della sua attenzione dal paziente per dedicarsi contemporaneamente alla parte diagnostica. “Eppure il nocciolo della questione e’ proprio questo, - spiega il dottor Antonio Scirè tra gli applausi spontanei del pubblico- solo chi esercita sulle isole da anni sa che la nostra non e’ mai stata una medicina di serie b, ma una medicina che riesce a dare punti a quella di tanti centri del nord, perchè il medico delle isole è un medico di prima linea, chiamato spesso ad affrontare solo con le sue forze problematiche che per complessità e gravità richiederebbero l’intervento di un team e di strumentazione all’avanguardia. Proprio per questo, prosegue Scirè, non possiamo restare indietro, ma dobbiamo raccogliere anche questa sfida: grazie al progetto Eolienet possiamo diventare un esempio di medicina d’avanguardia; un caso di sperimentazione di successo da replicare in tutte le isole minori”