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Freddo e neve investono l'Italia (11/02/2010 - 10.20)
Disagi in Calabria e Sicilia
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Freddo e nevicate fino a bassa quota sull’Italia a partire da oggi. È allerta della protezione civile a causa dell’arrivo di un nucleo di aria molto fredda di origine artica che determinerà condizioni di tempo perturbato su gran parte del Paese. Venti forti, piogge, nevicate fino a quote basse e temperature in diminuzione, di almeno 5 gradi, sono previsti almeno fino a venerdì. In particolare, da questa mattina si prevedono nevicate, da deboli a moderate, sull’Italia centro-settentrionale, con quota neve che al nord potrà raggiungere anche livelli di pianura; mentre sulle regioni centrali potranno verificarsi locali sconfinamenti fino al livello del mare nelle prime ore di venerdì.

Sull’Appennino meridionale, si prevedono precipitazioni nevose con quantitativi da deboli a moderati e solo localmente elevati, in particolare sui settori tirrenici peninsulari, con quota neve inizialmente a 800 metri e in progressivo calo fino a 200 metri. Venti molto forti dai quadranti occidentali sulle due isole maggiori e al sud con possibili mareggiate lungo le coste.

La neve scenderà a quote di pianura sulle regioni settentrionali, con apporti generalmente deboli, fino a moderati su Piemonte meridionale, entroterra ligure e rilievi lombardi; al di sopra dei 200-400 metri su Toscana, Umbria, Marche e Sardegna, in calo fino a quote di pianura in serata sulla Sardegna e localmente sulla Toscana, con apporti deboli o moderati su queste ultime due regioni; al di sopra dei 500-700 metri su Lazio ed Abruzzo, in calo fino ai 200-400 metri in serata, con apporti deboli; al di sopra degli 800-1000 metri su Molise, Campania, Basilicata e Calabria, in calo fino ai 400-600 metri in serata, con apporti moderati o a tratti elevati sui settori tirrenici, deboli altrove; al di sopra degli 800-1000 metri sulla Sicilia, in calo fino ai 600-800 metri in serata, con apporti deboli o moderati.

La violenta ondata di maltempo ha raggiunto anche le Eolie. Le sette isole per il mare forza 7-8 sono prive di collegamenti. Aliscafi e traghetti sono bloccati nei porti di Milazzo e Lipari. Il vento impetuoso soffia da ovest. Nella rada di Lipari si sono «rifugiati» un mercantile, una nave oceanografica e due navi cisterna. L’ultimo traghetto che ha collegato le isole, mercoledì sera è stato il «Lippi» della Siremar, comandatao dall’eoliano Damiano Russo che ha sfidato il mare molto mosso, ma è riuscito a portare a Lipari una ventina di passeggeri. Poi, fermi tutti i collegamenti, anche per le isole minori. Nel pomeriggio dovrebbe essere previsto un lieve miglioramento ed è probabile che la nave della Siremar potrebbe partire per Milazzo. Il fermo dei mezzi ha paralizzato le isole. A Milazzo sono rimasti bloccati i pendolari (docenti e dipendenti pubblici) per cui le scuole eoliane funzioneranno a mezzo servizio. Difficoltà anche negli uffici pubblici. L’ondata di matempo dovrebbe protrarsi anche nella giornata di domani.

Fonte: www.lastampa.it