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Sicilia: da domani progetto Lipu su rapaci migratori (19/04/2011 - 9.41)
Quasi 30mila rapaci in migrazione provenienti dall’Africa. Saranno una decina gli ornitologi collocati lungo la rotta migratoria dei rapaci, “armati” di cannocchiali, binocoli e taccuino da campo, da Pantelleria a Marettimo, da Ustica a Panarea fino al versante siciliano dello stretto di Messina.
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Quasi 30mila rapaci in migrazione provenienti dall’Africa, in gran parte falchi pecchiaioli, si apprestano a migrare sul canale di Sicilia e le isole siciliane per poi attraversare lo stretto di Messina, risalire la penisola e raggiungere i luoghi di nidificazione, in Italia e in Europa. E da domani, fino al 20 maggio, torna il progetto Rapaci Migratori della LIPU, grazie al sostegno economico della LIPU UK, la sezione inglese della LIPU. Saranno una decina gli ornitologi collocati lungo la rotta migratoria dei rapaci, “armati” di cannocchiali, binocoli e taccuino da campo, da Pantelleria a Marettimo, da Ustica a Panarea fino al versante siciliano dello stretto di Messina. Dall’altra parte dello stretto, sul versante calabrese, i volontari daranno invece vita da sabato 30 aprile al nuovo campo antibracconaggio, il 27esimo dalla prima storica edizione del 1984. “Scopo del progetto – spiega il coordinatore Marco Gustin, Responsabile Specie LIPU-BirdLife - è lo studio del percorso migratorio dei rapaci nel Mediterraneo e dei fattori meteorologici che possono influenzare il fenomeno. Inoltre, grazie al nuovo campo di volontariato sullo stretto di Messina che terminerà il 15 maggio prossimo, il progetto aiuterà a combattere il bracconaggio ai falchi”.

Grazie alle sinergie che si creeranno tra osservatori in Sicilia e volontari a Reggio Calabria, questi ultimi potranno giocare d’anticipo sui bracconieri, aiutando così gli agenti del Nucleo Operativo Antibracconaggio, inviato dal Corpo Forestale dello Stato, a combattere l’uccisione di falchi, un fenomeno che pur diminuito fortemente negli ultimi 30 anni ancora vede l’uccisione ogni anno di alcune centinaia di esemplari. Furono 28mila i rapaci osservati durante l’edizione 2010, appartenenti a 24 specie, cui si aggiunsero 107 esemplari tra cicogna bianca e nera e diverse specie rare. La giornata più spettacolare fu registrata il 30 aprile, con il passaggio sullo stretto di Messina di oltre 5mila esemplari di falco pecchiaiolo. Tante le specie rare furono visti otto grifoni, due esemplari di aquila anatraia minore, un’aquila imperiale, una poiana codabianca e 28 esemplari di cicogna nera. Per informazioni: www.lipu.it

Fonte: www.agenparl.it