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Il Parere di Pina: l’importanza della cooperazione come mezzo di sopravvivenza a Panarea (19/06/2011 - 19.06)
La solidarietà è il fiore all’occhiello dell’isola
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“Ex abundantia enim cordis os loquitur” (La bocca parla per l’abbondanza del cuore) si può leggere nel Vangelo secondo Matteo. Ed è proprio il cuore che ancor prima delle menti ha permesso di risolvere positivamente l’ennesimo Pronto Soccorso nell’isola di Panarea, uno dei tanti esempi che dimostrano come la cooperazione, il sostegno reciproco e lo spirito di abnegazione possano superare i tanti problemi con cui sono costretti a confrontarsi quotidianamente gli abitanti e i professionisti dell’isola.
Il caso si inserisce nel contesto della gestione del soccorso e del trasporto dei feriti nel dedalo di stradine impervie che costituiscono gran parte dell’isola. Se a questo aggiungiamo la necessità di una costante manutenzione per garantire l’efficienza dei mezzi e la presenza di personale costantemente disponibile si può comprendere come anche una procedura di primo soccorso, che sulla terraferma può essere gestita senza particolari problemi, posso complicarsi qui fino a comprometterne l’effettivo svolgimento.
Il tempo è tiranno ed è contro il tempo che spesso si è costretti a confrontarsi quando le necessità lo impongono.
Ma cito con precisione i fatti. Da circa un anno il presidio di Continuità Assistenziale di Panarea è dotato un’ambulanza di Pronto Soccorso di tipo elettrico dalle corrette dimensioni per poter affrontare le strette e sinuose stradine dell’isola. Nonostante ciò, a causa delle peculiarità del mezzo e delle difficoltà oggettive nel reperire tecnici specializzati da inviare nel caso di guasti tecnici, capitava che tale mezzo risultava inservibile per le mansioni di soccorso a cui era destinato. E’ facile intuire come tutto questo possa complicare o rendere addirittura rischioso il trasporto dei feriti, soprattutto nei confronti di pazienti politraumatizzati, evenienza non del tutto rara, soprattutto nel periodo estivo, che in mancanza dell’ambulanza viene effettuato con mezzi di fortuna.
L’ultimo episodio si è verificato qualche giorno fa quando, a causa di un guasto dell’impianto elettrico del mezzo, ci si è trovati davanti al problema di trasportare una donna con un trauma al ginocchio che doveva prendere l’aliscafo per recarsi all’ospedale di Lipari a effettuare ulteriori controlli diagnostici.
Ed è stato proprio in questa circostanza che la solidarietà degli isolani si è mostrata in tutto e per tutto; grazie all’intervento dei medici del Presidio, di un esperto elettrauto e delle Forze dell’Ordine, coordinati dall’esperienza dell’ex presidente della Circoscrizione di Panarea, si è riusciti a tempo di record a ripristinare il funzionamento dell’ambulanza e a trasportare la donna fino al molo.
E’ stata una bella dimostrazione di professionalità, ma anche di generosità, in cui competenze diverse hanno saputo non solo svolgere bene il proprio lavoro ma anche improvvisarsi meccanici, barellieri, autisti e quant’altro in nome della solidarietà che da sempre accomuna la gente di quest’isola.

Pina Cincotta Mandarano