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Il Parere di Pina: è emergenza quando è l’unico medico a stare male (24/10/2013 - 8.32)
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Come sempre, dev'essere sfiorata la tragedia perché ci si fermi a riflettere sulla particolarissima situazione sanitaria che vivono gli abitanti - e non solo loro - nell'arcipelago eoliano. Privati dal 15 settembre della presenza del secondo medico di continuità assistenziale, ritenuto un optional estivo a esclusivo appannaggio dei turisti, coloro che vivono nelle isole di Panarea, Vulcano, Stromboli, Filicudi e Alicudi possono contare su un unico medico, costretto a fronteggiare in totale solitudine tutte le emergenze sanitaria dell'isola presso cui presta servizio.

La situazione, già complicata, si complica ulteriormente se a stare male è proprio lui, il medico! Senza l"assistenza di nessuno, soprattutto se il caso vuole che il malore sopraggiunga di sabato o domenica, quando anche il medico di famiglia ha già lasciato l'isola, può solo chiedere aiuto ai carabinieri che certo medici non sono! E aspettare, augurandosi che, a parte lui, nessuno abbia bisogno di un medico!

Inutile precisare che questa ipotesi non è tanto fantasiosa come ci si augurerebbe. Proprio di questi giorni la notizia di un medico di guardia che, colto da grave malore in un presidio di un'isola definita sede disagiatissima ma non per la continuità assistenziale, ha dovuto aspettare l'arrivo di un altro collega, preoccupato di lasciare la postazione scoperta, che allertato dai carabinieri previa attivazione della capitaneria di porto è giunto sull'isola con un gommone (grazie a Dio le condizioni meteo lo permettevano) solo dopo cinque ore dai primi sintomi. Il collega, valutate le condizioni del sanitario ha richiesto l’intervento dell'elicottero del 118 per il trasporto urgente in ambiente ospedaliero. Purtroppo il senso del dovere, l'abnegazione e la buona volontà non possono bastare!

Tutti abbiamo diritto all'assistenza sanitaria anche i medici, si è sfiorata la tragedia!

In passato un medico è stato colto da fibrillazione atriale, un altro è stato rinvenuto svenuto da alcuni pazienti.
Dal 16 settembre l’azienda sanitaria ha dimezzato il numero dei medici delle guardie mediche, medici sui quali la popolazione residente ha sempre contato, riponendovi fiducia al di là del loro ruolo, soprattutto nei giorni festivi, nelle notti, quando il mare in tempesta non consente neppure il volo all'elicottero del 118 o quando la popolazione in estate aumenta in modo esponenziale fino a raggiungere un numero di quasi 20.000 persone, al giorno se consideriamo anche le barche presenti alle boe o in rada.
Grandissima risorsa il Progetto Eolie Net, progetto che permette di trattare politrauma, ictus, coma, infarti, edema polmonari, e patologie che sulla terra ferma tratterebbe solo il 118; con un solo medico, non potrà funzionare: questi si troverà da solo a fare il medico, il portantino, l’infermiere, l’analista davanti al computer e dovrà anche occuparsi del trasporto dei pazienti all’elipista, facendo affidamento sui volontari, perdendo tempo utilissimo per la salvezza del paziente.

Dunque, se sta male il medico? Qualche giorno fa è andata bene, ma i medici purtroppo non sono esentati dalle patologie e hanno diritto anche essi ad una adeguata assistenza sanitaria.

Speriamo che i dirigenti si passino una mano sulla coscienza!

Pina Cincotta Mandarano