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Il Parere di Pina: il Parco Marino non lo vogliamo, abbiamo altri problemi (10/10/2016 - 14.00)
Ad esempio la spazzatura, la pesca, la possibilità di sbarco con qualsiasi tempo, l'invasione di turisti della giornata senza un'organizzazione di fondo [clicca sul titolo per leggere]
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Il problema principale a Panarea per qualcuno è diventato il Parco Marino, ma abbiamo dei problemi ben più importanti che hanno la priorità
Oggi ne elenco alcuni, ma ce ne sono altri che analizzeremo in seguito:

--- La spazzatura
Siamo nel 2016 e ancora non vediamo una soluzione. Già arrivando a Panare, un’isola che vive di turismo, si ha un’accoglienza disastrosa. Quando si scende dall’aliscafo ci si trova davanti, in bella vista, il compattatore situato al porto che, oltre ad essere un macchinario orribile, emana anche sgradevoli odori.
Ricordo che qualche anno fa si sarebbe potuto risolvere tranquillamente il problema. Infatti era stato proposto il progetto per realizzare un comparatore nascosto, praticamente sotto dove si trova l’Enel. In tal modo si sarebbero risparmiati anche parecchi soldi per via del fatto che la nave della spazzatura sarebbe stata utilizzata con minor frequenza.

--- Riparo al porto
Un riparo che consenta ai mezzi di linea e merci di operare con qualsiasi tempo e qualsiasi mare. Un riparo che sia realizzato mantenendo lo stile di Panarea quindi senza rovinare il paesaggio

--- Turismo e pesca
Vogliamo ripopolare il mare di pesci? Basterebbe ad esempio bonificare la “secca dei pesci” dalle reti che sono state perse nel tempo sul fondo e vietare la pesca su questa secca per un periodo sufficiente che permetta alla fauna ittica di riprodursi tranquillamente. Allo stesso tempo, il sito sarebbe un luogo ideale dove portare i turisti a fare splendide immersioni.

--- I barconi
Limitare lo sbarco dei barconi e soprattutto organizzare tali afflussi facendo in modo che gli arrivi siano schedulati su orari diversi. Così facendo si eviterebbe lo sbarco contemporaneo di migliaia di persone creando un caos difficilmente gestibile. Oltretutto anche con evidenti pericoli per la sicurezza di tutti.
Ovviamente, lo sbarco non dovrebbe coincidere con gli arrivi delle navi passeggeri e merci.

Pina Cincotta Mandarano