Panarea, GUIDA ALLE VACANZE - Giornale dell'isola - il portale di informazione e notizie dell'isola di Panarea su turismo, trasporti, alberghi, ristoranti, hotel, flora, fauna, geologia, storia, archeologia. Per chi Ama Panarea
SCUOLA A PANAREA: NOTIZIA ANSA SU APPELLO BAMBINO AD AMAPANAREA
(04/12/2002)
Ecco una nota dell'Agenzia Ansa che riporta la lettera del bambino pubblicata ieri nel notiziario AmaPanarea:
EOLIE:BIMBO SCRIVE A BABBO NATALE PER SCUOLA NUOVA A PANAREA
(ANSA) - PALERMO, 4 DIC - Una insolita lettera a Babbo Natale per chiedere, come 'strenna' natalizia, una scuola tutta nuova e' stata indirizzata da un bambino di 8 anni, Giovanni, residente a Panarea (nell' arcipelago delle Eolie) all' associazione Amapanarea, che si occupa della tutela dei diritti degli abitanti dell' isola.
''Sono un bambino di Panarea, mi chiamo Giovanni - c'e'e scritto nella lettera - Tutte le domeniche vado in chiesa a pregare affinche' a Natale si realizzi il mio grande desiderio, quello di trovare sotto l' albero una scuola per me e per i miei compagni''.
''Da un mese non andiamo a scuola - prosegue Giuovanni - perche' la nostra e' molto vecchia (e' una casa privata) e gli arredamenti sono improvvisati e poi, per noi bambini e' importante, non c' e' un campetto per poter giocare''.
''Anche se la nostra scuola non e' agibile, ieri, dopo un mese, eravamo tornati a scuola - scrive ancora il bimbo - c' era la maestra Caterina e la maestra di sostegno di una mia compagna. Ma la maestra Caterina e' stata chiamata dalla preside per andare a insegnare ai bambini delle medie di Panarea''.
''Sono piccolo - ragiona il piccolo scolaro - ho solo otto anni ma mi domando: le nostre maestre possono andare ad
insegnare nelle medie?'' ''Tu, Babbo Natale, dacci una
speranza - conclude il bimbo - sotto l' albero facci trovare una scuola e una organizzazione adeguata. Io ed i miei compagni non vogliamo andare a studiare fuori perche' non vogliamo staccarci dalla nostra isola, che e' la nostra terra. Siamo bambini di Panarea, ma non per questo ci dobbiamo sentire abbandonati e diversi dagli altri cittadini italiani''.(ANSA).