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A PANAREA ENTOMOLOGI IN CERCA DI PLANTYARTHUS (16/03/2002)
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Panarea, terra straordinaria sotto molteplici aspetti, in questi giorni ha ospitato il prof. Domenico Caruso, dell'Università di Zoologia di Catania. Con tre assistenti, è venuto per la seconda volta nell'isola per studiare un insetto, un isopode terrestre chiamato Plantyarthus, e in particolare il suo modo di riprodursi per partenogenesi.
Questa particolare strategia riproduttiva risulta presente in molte specie animali nelle quali si può avere la riproduzione senza comportare l'incontro di due partner sessuali. In sostanza, il fenomeno della partenogenesi (in greco parthénos significa vergine), che si verifica abbastanza frequentemente in natura, negli essere umani, per chi è credente, si è presentato solo in maniera miracolistica. In questo caso specifico, ad esempio, secondo l'autorevolissima fonte del Vecchio Testamento, da una costola di Adamo - un maschio - nacque Eva. Altre fonti, questa volta evangeliche, ci raccontano come miracolosamente Maria partorì Gesù. Mi piace qui ricordare quanto abbiamo appreso alla dottrina cristiana da bambini, a scuola e in chiesa: Maria, non ancora sposata a Giuseppe, chiede all'angelo come sarebbe potuta rimanere incinta per il fatto che "mai uomo mi ha toccata" (sura 3:47). Le Sacre Scritture ci dicono poi che la potenza dello Spirito Santo fece sì che il bambino si formasse nel seno di Maria (Matteo 1:20 ma anche in Luca).
Gesù quindi fu unico nel suo concepimento. Tutti gli uomini, dopo Adamo ed Eva, hanno avuto due genitori. Solo lui, tra gli esseri umani, è nato da una vergine.
Più recentemente, Shakespeare in Macbeth dovette arrampicarsi su per gli specchi per prendersi gioco del generale, aspirante al trono scozzese, rassicurandolo che "nessun nato di donna" avrebbe potuto nuocergli. E invece poi, come noi italiani sappiamo innanzitutto dall'omonima opera verdiana, mal gliene incolse.
Sopra Capo Milazzese a Panarea ha dovuto invece arrampicarsi il nostro entomologo di fama internazionale.
Oggetto dei suoi studi sono gli insetti sopra ricordati. Sono bianchi, poco più grandi di una virgola, assomigliano agli insetti che si cibano del riso conservato male. Vivono nel terreno ed è più facile trovarli sotto i sassi.
Scopo della spedizione è verificare se a Panacea, come sembra, si riproducano per soli individui femmina a differenza di quanto avviene in altre isole dove nascono sia maschi che femmine, un po' come tra le api (dove è l'ape regina a decidere il numero dei maschi secondo necessità).
Se ho capito bene, ciò potrebbe avvenire nella nostra isola per le contenute variazioni climatiche e per altre peculiarità ambientali per cui, tra l'altro, Panarea è posta sotto la massima tutela vincolistica dalla Regione come parco naturale. Cercare isopodi Plantyarthus non è stato così facile: solo 17 in alcune ore. Ciò a causa probabilmente della scarsa piovosità per cui il terreno non aveva favorito la riproduzione dei Plantyarthus panarellesi.
Di contro, abbiamo visto molte formiche che io chiamo Ferrari Testa Rossa, per il colore del loro capo che spicca su un busto nero. Poi molti tipi di "bacherozzi" bianchicci che, secondo il nostro professore entomologo, potrebbero essere buonissimi da mangiare: in Francia, mi è stato detto a riprova, se ne fa una specie di salsetta detta "al cloport". E' a base di maionese e serve per arricchire il sapore del pesce bollito. A me il pesce bollito, soprattutto la trota, piace con una densa maionese e poco succo di limone.