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11 NOV - PANAREA VISTA DA VERONICA DE MONTE: LA STORIA DELLA CHIESA DI SAN PIETRO (2) (11/11/2003)
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Le difficoltà che la gente di Panarea ha dovuto affrontare per la costruzione della Chiesa s. Pietro sono state tante. A proposito dell’acqua, mi hanno fatto presente che la buca per la raccolta si chiama “carvunara” e si usava per abbeverare il bestiame. Una di queste, enorme, nella zona Traina, scavata apposta per la costruzione della chiesa, aveva resistito un secolo ma fu riempita quando quella zona è stata utilizzata come discarica.
E’ la legge della natura; il vecchio deve dare spazio al nuovo.
Per il trasporto del lapillo che si estraeva nella zona demaniale “Portella” si riempivano dei cesti (cofanieddi) e tutta la popolazione abile formava una catena umana e, passandoli da uno all’altro, arrivavano a destinazione.
Per la manovalanza si organizzavano dei turni in modo da non abbandonare i propri campi impegnando tre giorni quelli di Drautto, tre giorni la Contrada s. Pietro e tre giorni Iditella.
Quindi pietre, acqua, lapillo e manovalanza si riusciva ad trovarli sull’isola ma il resto doveva venire da fuori.
Veronica De Monte