l'informazione di Panarea (a cura dell'Associazione Ama Panarea)
Panarea, GUIDA ALLE VACANZE - Giornale dell'isola - il portale di informazione e notizie dell'isola di Panarea su turismo, trasporti, alberghi, ristoranti, hotel, flora, fauna, geologia, storia, archeologia. Per chi Ama Panarea
Torna alla pagina precedente

18 NOV - PANAREA VISTA DA VERONICA DE MONTE: LA STORIA DELLA CHIESA DI SAN PIETRO (3) (18/11/2003)
Avvia la stampa di questo articolo

Invia questo articolo


Comincia l’importazione sull’isola del materiale per la costruzione della chiesa. E così la calce viva veniva portata con dei barconi da Napoli che approdavano “a Rutta a Palumma”, il punto più vicino alla chiesa visto che, comunque, non esisteva un molo.
“A rutta” significa la grotta e “a Palumma” è una è una specie di foca che, nei tempi che furono, forse sperduta, soleva stare su quella spiaggetta che spesso si formava secondo le mareggiate.
La calce cosiddetta viva non era in polvere ma a pezzi che noi chiamiamo a pietra. Si trasportava a spalla, sempre nei cofanieddi (cesti) e si metteva a stucco per settimane. Si scavava una buca larga nella terra dove si mettevano queste pietre di calce e dell’acqua. A contatto dell’acqua, questa calce viva bolliva e lentamente si scioglieva formando una melma biancastra.
A quei tempi si usava nell’impasto al posto del cemento, allora sconosciuto. Era anche utilizzata per imbiancare i muri invece del ducotone di oggi ma principalmente s’imbiancavano i tetto dove si raccoglieva l’acqua perché eliminava le impurità. Infatti, si metteva appesa una pietra di calce di circa 1 kg. o meno nelle cisterne almeno una volta l’anno, secondo la capienza.
Ricordiamo che l’acqua si usava anche per bere e cucinare. Era anche importante utilizzare il secchio per attingere l’acqua onde muoverla spesso e tenerla viva (così dicevano) e non stagnante. Ricordo che da bambina pensavo che Dio mandava le onde per tenere il mare vivo.
Prendendo coscienza di quanto i Panarellesi straripassero d’entusiasmo mi chiedo: cosa ci ha fatto deviare il binario? Possibile che il benessere ci abbia fatto accantonare ogni progetto di comune interesse per invertire la marcia verso scopi egoistici?
Veronica De Monte