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17 FEB – PANAREA VISTA DA VERONICA DE MONTE: IL PORTO? CHIEDIAMO ANCHE AI NOSTRI TURISTI (17/02/2004)
Non dobbiamo escludere la loro saggia opinione perché sono loro che tornano anche nel tempo di magra.
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Andando indietro a 22 anni fa quando, dopo tante lotte per primi sulle Eolie, siamo riusciti ad avere l’energia elettrica senza deturpare l’isola perché siamo stati uniti nel non volere i pali e luce per le strade e neanche insegne al neon. Naturalmente, abbiamo rinunciato alla comodità, specie d’inverno, dell’elettrificazione stradale ma abbiamo conservato il fascino dello spettacolo stellare che ci porta a guarda in alto e stendere le braccia come a volerle sfiorare.
Per tutto si paga un prezzo. Se mangiamo una gallina oggi dobbiamo rinunciare all’uovo domani. Così è per il porto. Se chiudiamo uno specchio d’acqua che comprende S.Pietro ed Iditella per metterci quaranta barche, cosa otterremmo a favore e cosa contro? Siamo tutti d’accordo che le cose non possono restare così perché il mare forte viene dal nord e dall’ovest ed è quello che riempie i fondali. Ma un lungo braccio da Punta Calcara verso levante con frangiflutti potrebbe essere la risposta. Naturalmente, restiamo esposti al levante ma è anche quello che terrebbe pulito il nostro mare. Sabbe comodo avere la superstrada verso Iditella ma a quale prezzo? Se oggi ci sono trenta macchinette, domani ne avremo sessanta con i disagi che tutti conosciamo. Inoltre, verrebbe rovinata la scogliera che oggi separa le due contrade.
Perché non si prova a chiedere a tutti i turisti che hanno comprato in quella zona. Non dobbiamo escludere la loro saggia opinione perché sono loro che tornano anche nel tempo di magra.
Secondo la mia modesta opinione la bilancia peserebbe contro il porto.
In quanto ad essere l’uno contro l’altro a Panarea non sono assolutamente d’accordo. Una salutare divergenza aiuta ad aprire la mente e denota intelligenza. L’unanimità in un popolo sarebbe sinonimo di pecoroni ma quello che deve contare è la maggioranza.
D’altronde tutti qui viviamo di turismo ed il turista di qualità sente il forte bisogno di ritrovare luoghi e spazi simbolici.
Veronica De Monte