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IL PRONTO SOCCORSO A PANAREA: UNA QUESTIONE DA RISOLVERE (04/05/2002)
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Lettera aperta all’attenzione del Sindaco di Lipari, del Prefetto e del Comitato di Panarea.

In questi giorni a Panarea, la nostra isola dell’arcipelago delle Eolie, si sono verificati fatti incresciosi legati all’emergenza sanitaria, a causa di malfunzionamento dei sistemi di soccorso collegati al numero 118.
Vogliamo porre alla vostra attenzione il fatto che all’isola di Panarea non è garantito un servizio efficiente di pronto soccorso.
Di questo, vogliamo sensibilizzare anche l’amministrazione comunale di Lipari affinché si adoperi a garantire agli abitanti dell’isola, durante tutto l’anno, la sicurezza di poter raggiungere l’ospedale in caso di malore o incidente.
L’isola dispone soltanto di un servizio di Guardia medica ma sfornito delle apparecchiature adeguate ad effettuare un primo soccorso. Poi, il medico di guardia, in caso di chiamata, deve raggiungere il paziente a piedi. Di notte tutto ciò diventa ancora più problematico. A volte deve sperare di trovare un passaggio da qualche residente o turista.
Nei giorni scorsi si sono verificati due casi di malore improvviso.
Nel primo caso, la dottoressa Rizzo, dopo aver prestato le prime cure, ha ritenuto opportuno disporre il ricovero del paziente. E’ stato chiamato il 118 per far trasferire la persona nell’ospedale più vicino poiché si riteneva essere stata colpita da infarto. Gli operatori del 118 hanno comunicato di non essere in possesso dei mezzi adeguati per intervenire e di chiamare la Prefettura per autorizzare un trasporto via mare. Dopo due ore di continue telefonate da parte della Guardia medica, è stato autorizzato il trasporto con una motovedetta della Guardia Costiera. Ma, purtroppo questa imbarcazione non è attrezzata per lo spostamento di malati e tanto meno di persone di robusta costituzione. Poi, la persona colpita da malore, dopo le continue telefonate effettuate dal medico con l’assistenza dei carabinieri è stata trasportata all’ospedale di Lipari il giorno successivo alle ore 10.30.
Il secondo caso.
Il 2 maggio, all’1 e 20, una ragazza è stata che si trovava in vacanza colpita da una colica renale. Ha chiamato la Guardia medica per ricevere le prime cure. La dottoressa Rizzo, ha ritenuto opportuno il ricovero immediato anche perché la paziente era in stato di gravidanza. Ha provato a chiamare il 118 ma gli operatori hanno risposto che l’unico mezzo a disposizione per raggiungere l’isola era un’eliambulanza che avrebbe dovuto decollare addirittura da Palermo.