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26 FEB - IL PARERE DI PINA:BEN VENGA LA TELEMEDICINA,MA ANCHE UN PRESIDIO MEDICO POTENZIATO (26/02/2004)
Non basta la telemedicina, ci vuole anche la prese
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Apprezzabile l’accordo tra il ministero della Salute e l’assessorato regionale alla Sanità per il progetto di Telemedicina a favore delle Eolie (vedi notizia Amapanarea 24 febbraio scorso) e per i futuri progetti nel settore della telediagnostica strumentale. L’erogazione di tali prestazioni sanitarie snelliranno le varie procedure burocratiche e i tempi di attesa degli utenti insulari ma non risolveranno del tutto le difficoltà logistiche.
Di fronte ad un tale progetto potrebbe sembrare banalità, ma non lo è, ricordare ad esempio la difficoltà del semplice trasporto di un malato che necessita ricovero in ambiente ospedaliero fino al molo od alla pista di atterraggio dell’elisoccorso. Infatti, è il medico di guardia a dover reperire tra gli abitanti un mezzo più adeguato del motorino che ha in dotazione (a volte non si è potuto far altro che trasportare il paziente come un sacco sul pianale di un motocarro – vedi notizia Amapanarea del 16 dicembre 2002) . Per non parlare poi di quando il medico si trova a dover affrontare più emergenze sanitarie in contemporanea, da solo senza appoggio di un altro collega (a Panarea il medico di guardia è solo) o di personale infermieristico, barellieri od altro.
Poiché siamo su un’isola malservita dai collegamenti marittimi è fondamentale avere due medici di guardia, sempre presenti. Purtroppo, come già accaduto altre volte, se l’unico medico si sente male oppure durante un’emergenza deve occuparsi di più persone o deve accompagnare in ospedale un paziente in gravi condizioni, allora sull’isola non rimane più nessuno ad occuparsi degli altri.
Siamo orgogliosi che la telemedicina raggiunga le nostre isole ma speriamo che a questo si accompagni un potenziamento della struttura sanitaria presente sull’isola. E’ un sogno? Voglio ricordare che oltre ai residenti, di qua passa il “bel mondo” del turismo, italiano e straniero: non lasciamocelo sfuggire per colpa dell’inadeguatezza delle strutture di assistenza.
Pina Cincotta Mandarano