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15 APR - TRASPORTI MARITTIMI: SECONDA LETTERA FEDERALBERGHI (15/04/2004)
Dopo l’appello lanciato nei giorni scorsi, una lettera nella quale si esprime tutto il disappunto e la preoccupazione degli operatori del settore.
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I disagi provocati dall’inefficienza dei trasporti marittimi stanno esasperando abitanti e turisti che, penalizzati da anni, non intravedono ancora una soluzione a quello che sembra un irrisolvibile e paradossale problema.
La Federalberghi delle Isole Eolie, dopo l’appello lanciato nei giorni scorsi (vedi notizia Amapanarea e Ansa), ha inviato una lettera nella quale esprime tutto il disappunto e la preoccupazione degli operatori del settore.
Il documento è stato spedito al Prefetto di Messina, ai sindaci di Lipari, Salina, Malfa e Leni, all’assessore al Turismo e Trasporti della Regione Sicilia, al ministro delle Infrastrutture e per conoscenza alla Procura della Repubblica di Barcellona P.G, alla Capitaneria di Porto di Milazzo, all’Ufficio Circondariale Marissimo di Lipari, alla Direzione AAPIT di Messina e alla direzione AST Isole Eolie di Lipari.
Di seguito il testo.


OGGETTO: Servizi Marittimi, approvvigionamento alimentare, collegamenti turistici e sociali delle Isole Eolie.

Dando seguito ad analoghe richieste in precedenza effettuate, senza peraltro risolutivi o quantomeno soddisfacenti interventi, riteniamo opportuno ancora una volta all’inizio di questa nuova stagione, anche alla luce dei recenti problemi verificatisi, richiamare l’autorevole attenzione delle Autorità in indirizzo sulla grave situazione in cui versa la nostra Comunità, sotto il profilo dell’inefficienza e carenza dei mezzi di trasporto, commerciali e passeggeri.
È noto come la sopravvivenza e lo sviluppo economico e sociale del nostro Arcipelago dipenda in modo totale da un efficiente sevizio di collegamento marittimo, non avendo noi altri mezzi di trasporto.
L’efficienza del predetto sevizio, peraltro, è sempre stata circoscritta alla mera presenza di aliscafi e navi che in maniera spesso incerta e non regolare collegano le nostre isole con i porti frontalieri, senza tenere conto delle mutate esigenze della clientela, delle diverse normative di legge, delle maggiori richieste degli operatori dettate dai mutamenti del turismo.
Si rende improrogabile pertanto un immediato intervento radicale di rinnovo della flotta e degli itinerari orari, di velocizzazione delle tratte marittime, perché i servizi di collegamento rispondano alle effettive esigenze sociali, commerciali ed economiche della nostra comunità.
È ormai impensabile ritenere che le prospettive di crescita e sviluppo dell’Arcipelago possano affermarsi ed avere credibilità sul mercato turistico nazionale ed internazionale con simili situazioni di collegamenti: le fiere turistiche, le promozioni, i workshop realizzati in Italia ed all’estero sono occasioni di sviluppo e di investimenti vanificate da una realtà, quella degli attuali collegamenti, che penalizza pesantemente isole che il mondo intero invidia.
E’ ancora impensabile ipotizzare, nel rispetto delle regole, il contestuale trasporto di merci deperibili e non, passeggeri e altro, senza tener presente le necessità, i tempi, le distanze, le frequenze e le esigenze di popolazione ed operatori, i mezzi e le attrezzature portuali a disposizione; perché anche i porti fanno parte della sicurezza del trasporto: un trasporto che deve necessariamente essere integrato con i servizi aerei e ferroviari.
Nell’epoca delle “Autostrade del mare” l’impossibilità manifestata sino ad oggi delle realizzazione di corsie di traffico continue che garantiscano un approvvigionamento costante ed adeguato a tutti i comparti del terziario, ci appare quantomeno strano.
Da anni ormai si parla di razionalizzazione e ammodernamento dei trasporti, ed è inspiegabile come un Arcipelago spesso connotato da frequentatori di alto livello debba ancora essere costretto a lanciare appelli di questo tipo, che spesso cadono nell’indifferenza generale.
Quello che ancora una volta desideriamo porre all’attenzione delle Autorità è questo vitale, improrogabile e responsabile intervento finalmente risolutivo da parte dell’Amministrazione Regionale, che deve ormai fasi carico della soluzione di un problema ormai incancrenito da tempo.
Riteniamo infatti che ulteriori richieste siano oramai improponibili e, quale ultima spiaggia, qualunque forma di civile protesta debba essere posta in atto da parte delle Genti oliane per reclamare il giusto riconoscimento di un diritto costituzionalmente garantito.

Ing. Vito Russo – Presidente Federalberghi Isole Eolie