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19 APR - LETTERE ALLA REDAZIONE: IL PORTO, ALAN SCERBANENKO (19/04/2004)
Il porto: sono contro quest'idea anche tutti i "turisti", come me proprietari di case a Panarea, con cui ho discusso l'argomento.
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Aderisco volentieri alla richiesta di Pina e riassumo la mia opinione sull'argomento:

- la costruzione di un porto multifunzionale (commerciale e turistico) a Panarea è un'idea grottesca: figlia incestuosa di una logica di crescita a corto termine e di una colpevole mancanza di visione dell'impatto negativo a lungo termine che questa realizzazione potrebbe avere sugli interessi economici dell'isola.
La crescita di Panarea non puo' essere "quantitativa". Non c'è lo spazio materiale e non rientra nella cultura del tipo di turismo che ha contribuito a dare l'immagine attuale dell'isola. Lo sviluppo di Panarea puo' solo essere "qualitativo", preservando, per quanto possibile, la fragile magia dei suoi equilibri. Quindi, come avrete intuito, io sono fortemente contro il progetto di costruire un nuovo porto. Aggiungo che sono contro quest'idea anche tutti i "turisti", come me proprietari di case a Panarea, con cui ho discusso l'argomento.

- La costruzione di barriere frangiflutti potrebbe rappresentare una soluzione alternativa accettabile per rendere meno precaria l'accessibilità del porto in caso di maltempo. Dico: potrebbe, perchè si tratta di un operazione delicata, destinata a modificare in modo irreversibile gli attuali equilibri ecologici delle zone che ne saranno interessate. Per fare si che le opere siano efficaci e che le modifiche all'ambiente limitate, bisognerà fare studiare l'eventuale soluzione ed il progetto risultante da professionisti ( Università, imprese specializzate) con una solida esperienza in questo tipo di interventi. A costo di sollevare un vespaio, aggiungo che queste imprese dovrebbero essere indipendenti e in nessun modo legate o collegabili ad interessi locali. Quindi, sono favorevole sul principio, ma non me la sento di pronunciarmi sul dettaglio di soluzioni come quelle proposte da Pina Cincotta Mandarano o da Alfio di Marco. E credo che sarebbe saggio non scaldarsi eccessivamente per una o per l'altra soluzione prima che dei professionisti abbiano fatto il loro lavoro e consegnato le loro raccomandazioni.

Cordiali saluti.
Alan Scerbanenko