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26 APR – AMAPANAREA SU PROPOSTA ANCIM MARCHIO DOC ISOLE MINORI: NOTIZIA ANSA (26/04/2004 - 11.49)
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L’Agenza Ansa ha diffuso in rete nazionale il nostro comunicato in risposta alla notizia di richiesta da parte dell’Ancim di un marchio DOC per le isole minori. Amapanarea aveva fatto notare che prima di arrivare al marchio DOC, iniziativa certamente interessante, occorre un urgente impegno per risolvere innanzitutto il problema dei trasporti marittimi.
Di seguito le due notizie: la risposta di Amapanarea e la richiesta Ancim del marchio Doc.


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ISOLE MINORI: PANAREA,PIU' CHE MARCHIO DOC SERVONO TRASPORTI

(ANSA) - ROMA, 24 APR - ''La priorita' non e' il marchio doc per una esigenza di visibilita' e di immagine, ma i servizi e i trasporti che nelle isole minori, come a Panarea, sono assolutamente inesistenti. In questi giorni stiamo attraversando un periodo di totale isolamento''. Replica cosi' l'associazione Amapanarea alle posizioni dell' Ancim. ''Ormai siamo allo stremo - sostiene l'associazione - vecchi traghetti che con un po' di mare mosso non partono e lasciano a piedi turisti e residenti; non arrivano le merci; in certi periodi dell' anno sembra che si torni indietro di secoli quando si aspettava una volta la settimana una goletta dalla terraferma. Sono almeno tre anni che qui a Panarea, come a Vulcano e Stromboli la situazione e' divenuta insostenibile. Facciamo appello all' Ancim, all' associazione parlamentare delle isole minori e al Comitato parlamentare amici delle isole minori perche' si attivino al piu' presto per dare una soluzione al grave problema dei trasporti per le nostre isole''. (ANSA).


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LE ''ISOLE MINORI'' CHIEDONO PER LEGGE UN MARCHIO DOC/ANSA

(ANSA) - ROMA, 24 APR - Le Isole minori ''doc' sono solo quelle marine. Si basa su questo presupposto basilare la lotta che i 36 comuni riuniti nella Associazione Nazionale comuni isole minori (Ancim) stanno combattendo per ottenere la modifica della proposta di legge, che riunisce i testi di diversi parlamentari di molti partiti, attualmente all'esame della commissione ambiente del Senato.
Il testo unico che prevede ''Interventi per lo sviluppo delle isole minori'' infatti non fa distinzione tra isole marine, lacustri o lagunari e l'Ancim, sulle cui isole, dall'Elba a Pianosa, dalle Tremiti al Giglio, alle Eolie, risiedono 180 mila abitanti, chiede invece con forza che l'''Elenco funzionale'' previsto dalla norma comprenda esclusivamente le isole bagnate da acqua salata. Per sostenere la sua richiesta l'Ancim, dopo aver ottenuto un'audizione dal presidente della commissione ambiente, senatore Emiddio Novi, ha organizzato per il 2 e 3 maggio un convegno a Ponza al quale ha invitato parlamentari di tutte le forze, il vice ministro dell'economia Mario Baldassarri e il sottosegretario all'Interno Antonio D'Ali'.
La proposta di legge, riassume Filippo Di Martino, assessore del comune di Anacapri e segretario dell'Ancim, prevede che sia costituito un Fondo per lo sviluppo sostenibile di 40 milioni di euro dal 2003 al 2022, sia formato un Comitato paritetico che possa rappresentare le esigenze delle isole minori nella Conferenza Stato, Regioni e Comuni, che siano realizzati marchi di qualita' ambientale e progetti di e-governement.
''Per noi e' fondamentale che nell'elenco funzionale ci siano solo le isole marine - sostiene Di Martino - perche' solo loro hanno esigenze gravi e particolari, dal rifornimento idrico e alimentare a quello energetico, dalla certezza e aumento dei collegamenti marittimi alla difesa delle coste. Basti pensare che su molte delle nostre isole non esiste un pronto soccorso e spesso neanche un sanitario. Con la legge speriamo di risolvere qualcuno di questi problemi, ad esempio con un progetto di Telemedicina che consenta l'assistenza continuativa, e uno che prevede l'installazione su tutte le isole di generatori di energia elettrica non inquinanti''.
Oltre alla ''esclusivita''' della definizione di isola minore l'Ancim dal convegno vuole che escano certezze anche sul ruolo del Comitato paritetico. Teme, infatti, che se avra' solo poteri consultivi finisca per rivelarsi un'arma spuntata e non sara' in grado di avviare a soluzione i problemi dei tanti cittadini che, soprattutto l'inverno, vivono in condizioni di particolari difficolta', esposti ai capricci del tempo per soddisfare anche le esigenze primarie. (ANSA).