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21 AGO - LETTERE ALLA REDAZIONE: ANTONINO GUAGLIARDO, PROTEGGIAMO PANAREA (21/08/2004 - 10.55)
E’ arrivato il momento di dire basta all’inciviltà di alcuni turisti che “insudiciano” le dorate coste di Panarea.
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In seguito a un recente soggiorno a Panarea, meravigliosa “perla” della nostra Sicilia, vorrei segnalare quanto segue.
a) Andando in giro per l’isola ho rilevato la presenza di una miriade di imbarcazioni turistiche con numerose persone a bordo, anche centinaia, ormeggiate presso il pontile dell’isola, unico accesso all’isola in caso di emergenza. Tali imbarcazioni costituiscono un grave problema di impatto ambientale, arrecando un notevole danno alla qualità delle acque circostanti l’isola che vengono inquinate dagli scarichi dei servizi igienici di bordo, dalla dispersione in acqua dei residui alimentari e degli stessi contenitori, contribuendo così alla distruzione del delicato equilibrio dell’ ecosistema marino. Mi chiedo: ma questi “barconi” ottemperano a quanto previsto dalla vigente normativa in materia di sicurezza sia ambientale che alimentare? Ossia vengono applicate le procedure previste dal d.lgs. 155/97 nonché il d.lgs. 626/94? Quale sistema di controllo viene adoperato?
b) Dall’altra parte del pontile, nella bellissima e geomorfologicamente delicata Cala Junco, gommoni, yacht, barche a vela e a motore attraccano indisturbati facendo i loro comodi senza rispetto per l’ambiente e per la natura trasformandola in una discarica a cielo aperto e provocando un inquinamento che interferisce con la vita degli organismi che costituiscono l’ecosistema marino. Tenuto conto che le Eolie continuano a far parte del patrimonio mondiale dell’Unesco, per continuare ad essere tale e salvaguardare e garantire la conservazione degli ecosistemi propri della zona e avere una fruizione turistica sostenibile perché non si costituisce a Panarea una riserva marina, con le tre zone A, B e C in modo da avere il pieno rispetto dell’ambiente e degli abitanti?
E’ arrivato il momento di dire basta all’inciviltà di alcuni turisti che “insudiciano” le dorate coste di Panarea, basta a coloro che approfittano delle risorse ambientali, culturali ed economiche solo per il loro sporco guadagno, basta allo sfacelo e alla depauperizzazione che sta degradando l’isola, patrimonio naturale riconosciuto ed apprezzato universalmente!
Panarea ha bisogno di essere protetta e per questo è necessario un impegno concreto e risolutivo da parte degli organismi competenti.