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27 AGO - LETTERE ALLA REDAZIONE: MICHELE GIACOMANTONIO, NO AL PORTO
(27/08/2004
- 12.34)
Per Panarea ho sempre ritenuto che fossero sufficienti due barriere di scogli naturali a protezione del molo, possibilmente ampliato con un cassone in verticale ed uno in orizzontale.
L'ex sindaco di Lipari, Michele Giacomantonio, ci scrive esponendoci la sua opinione sul problema del porto a Panarea. Ecco il testo.
Cara Pina
seguo con attenzione il sito www.amapanerea.it e molto spesso mi trovo d'accordo con le sue battaglie a cominciare da quella sui trasporti a cui credo di aver contribuito con una interrogazione comunale che poi è scaturita in una interrogazione alla Camera dei deputati. Ho visto la recente presa di posizione sul porto. Ho sempre avuto dubbi sulla soluzione dell'ing. Rodriquez su Panarea. Fra tutte le proposte relative alle isole questa mi pareva eccessiva e distruttiva. Allora passò come ipotesi dentro il pacchetto complessivo perché si voleva fare presto per arrivare al piano regolatore dei porti la sua assenza bloccava i finanziamenti per i porti (salvo quelli della messa in sicurezza: i famosi 50 miliardi di lire - attenuti dall'ANCIM durante la mia sindacatura - che si aspetta di capire come e quando verranno spesi). Per Panarea ho sempre ritenuto che fossero sufficienti due barriere di scogli naturali a protezione del molo, possibilmente ampliato con un cassone in verticale ed uno in orizzontale. E' la posizione che mi sembra sostenuta dalla Assemblea popolare del 4 aprile tenutasi presso la canonica.
Coraggio quindi per la vostra battaglia ed un caro saluto
Michele Giacomantonio
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L'ex sindaco di Lipari, Michele Giacomantonio, ci scrive esponendoci la sua opinione sul problema del porto a Panarea. Ecco il testo.