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10 FEB – LETTERE ALLA REDAZIONE: PERCHE’ I NOSTRI BAMBINI DEVONO EMIGRARE? (10/02/2005 - 15.41)
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I miei figli, Giovanni e Stefania Mandarano, rispettivamente di 10 e 4 anni, rivendicano il diritto ad avere dei compagni ed un’adeguata struttura scolastica come la Protezione civile sta già provvedendo a Stromboli. Riassumo e sintetizzo qui alcune delle domande che mi hanno fatto e alle quali mi piacerebbe dare una risposta:
“Perché i nostri compagni se ne vanno? Perché dobbiamo rimanere soli senza più avere coetanei con cui dividere emozioni e giochi? Perché dopo lo tsunami che ha colpito l’Asia già si pensa, giustamente, di ricostruire le scuole e qui a noi nessuno ci pensa? Perché dovremo emigrare come fecero tanti anni fa nostri bisnonni per sopravvivere? Noi vogliamo e amiamo la nostra isola!”
E hanno ragione. Infatti, su venti bambini il prossimo anno nove se ne andranno a studiare fuori. E poi, già fuori ce ne sono altri sei, tutti costretti ad allontanarsi involontariamente. Andando avanti così, in questa maniera, i bambini a Panarea saranno sempre meno e non sarà possibile la formazione di classi normali. E’ il classico cane che si morde la coda.
Attualmente, nelle scuole elementari abbiamo una classe unica mentre per le medie il C.P.E.
I disagi sono tanti perché questo allontanarsi comporta anche la separazione dai genitori. Sappiamo quanto questo possa essere importante per lo sviluppo del carattere. Si parla tanto delle famiglie divorziate e come i figli ne pagano le conseguenze. Non è forse questo un divorzio obbligatorio non solo con conseguenze disastrose sui figli ma già nella coppia? Prevenire è meglio che curare.
Non riusciamo a comprendere come mai le insegnanti della scuola materna ed elementare risiedano a Panarea garantendo costantemente la loro presenza mentre quelli della scuola media si ostinano a viaggiare giornalmente, dimenticando che il mare non è una via sempre accessibile, da percorrere come una strada sulla quale si può viaggiare con la propria auto in ogni momento, a proprio piacimento. In tal modo, non possono garantire la regolarità delle lezioni in quanto molto spesso capita che le condizioni marine impediscono i collegamenti degli aliscafi. E poi, anche se si viaggia con il mare molto mosso, in che condioni si arriva?
Chiedo fermamente che gli insegnanti della scuola media soggiornino stabilmente a Panarea, in modo tale da garantire il completo percorso dell’istruzione per i nostri figli e nipoti che non li obblighi più ad emigrare.
Aurora Cincotta Mandarano