Il parere di Pina: assistenza sanitaria a Panarea, bilancio dell’ultimo anno

20/05/2011 @ 15.27

Il progetto di telemedicina, meglio conosciuto come “Eolienet” per gli addetti ai lavori e diventato operativo da circa 18 mesi, sembra aver sortito l’effetto sperato.

Infatti, su tutte le isole dell’arcipelago eoliano e soprattutto in un’isola come Panarea, che nel periodo estivo subisce un incremento demografico “esplosivo” (da 200 a 4.000 abitanti), l’assistenza sanitaria riveste un’importanza di primo piano nella tutela della popolazione e rappresenta uno degli aspetti che qualificano un business che al giorno d’oggi rappresenta una delle poche certezze presenti al Sud.

Il progetto di telemedicina “Eolianet” permette la trasmissione a centri specialistici ospedalieri di dati provenienti dalle analisi di laboratorio e dagli esami elettrocardiografici eseguiti nel presidio medico. Tutto questo viene attuato grazie all’installazione e il funzionamento di una rete telematica per la trasmissione di informazioni e immagini, il teleconsulto, la teleformazione per il personale medico, la teleanalisi di laboratorio, la telediagnosi ECG (elettrocardiogramma) e la realizzazione di uno specifico portale internet.

L’immediato riscontro dei risultati ottenuti in guardia medica, il consulto con specialisti e la possibilità di seguire il paziente tramite esami di controllo hanno permesso nell’ultimo anno di ridurre drasticamente la percentuale di ospedalizzazione dei pazienti con notevole risparmio di spese; basti pensare infatti ai costi relativi all’elisoccorso per il trasporto d’emergenza tramite 118 in caso di patologie come l’infarto cardiaco o l’appendice acuta.

Tutta questa “macchina organizzativa” si basa sulla complessa rete informatica gestita da tecnici specializzati e competenti anche riguardo la formazione specifica degli operatori sanitari che rappresentano il vertice di questa piramide e che non devono essere presenti in ogni presidio medico in numero minore alle due unità.

Infatti, la presenza di due medici di guardia è vitale sia per la corretta gestione del progetto sopra esposto, sia per fronteggiare adeguatamente le situazioni d’emergenza in un’isola dove ancora sono presenti zone impervie alle quali è importante apportare manutenzione adeguata che garantisca l’incolumità per innumerevoli turisti che vogliono vivere le bellezze dell’isola in toto. In particolare i sentieri stretti e poco praticabili per raggiungere alcune zone abitate che contribuiscono a caratterizzare il fascino e l’unicità di quest’isola ma che complicano notevolmente la gestione dei soccorsi.

Se tutto questo dovesse finire, come si sente da voci sempre più insistenti su una dismissione del progetto a settembre e al ritorno a una sola unità del medico di guardia, si farebbe un passo indietro, impoverendo drasticamente un servizio che negli ultimi mesi ha rappresentato un punto di riferimento per gli abitanti dell’isola.

A questo punto sorge spontanea una domanda: è giusto ridurre un servizio così importante per la comunità per far risparmiare qualche spicciolo all’amministrazione regionale, se poi di risparmio si tratta se consideriamo la riduzione dei costi del trasporto e del tasso di ospedalizzazione, in una situazione generale di sperpero e di cattiva gestione di spesa?

Pina Cincotta Mandarano

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