LA STORIA DI JOSIE NATOLI

29/09/2002 @ 19:02

Panarea!!! Sei per me un rifugio ove rimesto i ricordi più belli della mia infanzia. Nata in America da genitori panarellesi, avevo nove anni quando arrivai qui con tutta la famiglia. Trovai un nido particolare nel senso ch’era un po’ circoscritta tra noi familiari. Comunque, siccome sono sempre stata controversa, non feci fatica ad inserirmi nell’ambiente. Il mio dialetto panarellese era limitato ma l’italiano lo parlavo avendolo imparato dalla mia mamma. D’altronde era la mia lingua malgrado l’intercalare col dialetto. Finite le scuole a Panarea ci trasferimmo a Messina per continuare gli studi; arrivai al diploma di maestra, mi sposai con un militare della finanza e andai con lui a Milano. Ora, ottantunenne vedova, vivo a Ragusa e vengo a Panarea quando posso. Sento tanto la mancanza e di starei tutto l’anno ma la mia salute non lo permette. Ma è sempre a Panarea che si riunisce la famiglia dove spesso, tornando dall’America, assapora il dolce stare insieme.
Josie Natoli
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