26 APR - L’AGENDA DI ALFIO: PESCARE A PANAREA (prima parte)

26/04/2004 @ 12.33

Parliamo di pesca subacquea e di conoscenza di fondali che il sottoscritto conosce da ben 30 anni, e sopratutto sempre e solo in apnea.
I ricordi sono tanti e si accavallano l'uno con l'altro..., ricordi buoni e meno belli.

Trent'anni fa circa ancora le cernie i pescatori locali, e dico cernie di grosse dimensioni 10/20 kg., potevano pescare con i palamiti a sud del porto; cernie di grosse dimensioni arrivavano e sempre il sottoscritto le vedeva di persona con una piccola imbarcazione sotto la caletta del ristorante Cincotta e "immolate" per le famose cene pranzi il tutto a base ci cernia, dove questo pesce prelibato era la "polenta" del sud.

Gli scorfani o meglio grossi capponi che si prendevano anni fa presso la baia di drauth in 3 metri d'acqua rossissimi e carnosi sono ormai rari e in via d'estinzione (vedi foto).

Attualmente, c'è molto pesce (ma naturalmente non vi dirò dove), parlo di cernie di taglia superiore ai 10 kg. che vagano ancora indisturbate, e si possono vedere in grotte buie in fondali di 12/15 metri succulente cicale di mare grandi, circa 30 cm di diametro, il cui spettacolo vederle sott'acqua è una bellezza che supera persino il gusto del palato sopraffino. Considero personalmente le grosse cicale di mare circa 20 volte il sapore più buono alle aragoste.

Nei fondali a parete di Calajunco, ovviamente fuori stagione balneare, a volte arrivano i pesci balestra di ottime dimensioni con una carne bianchissima, questi sono soliti arrivare nei periodi che vanno tra novembre e marzo. E qui ci sarebbe da fare un lungo discorso sulle acque di Panarea, pesci che emigrano dall'Africa e non sono solo quelli, a volte anche piccoli barracuda attratti dalle pericolose secche delle formiche si vedono in gruppi di 10/20 esemplari.
(seguirà).
Alfio di Marco
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